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Serate alle Saline Conti Vecchi


SALINE CONTI VECCHI

Loc. Macchiareddu

Bene affidato in concessione alla Ing. Luigi Conti Vecchi e valorizzato dal FAI.




appuntamenti DI SETTEMBRE


Dal 7 al 29 settembre torna alle Saline Conti Vecchi (CA) la tradizionale Raccolta del Sale, festeggiata con iniziative ed eventi dedicati: tour guidati in trenino alla scoperta di testimonianze storiche, esperienze enogastronomiche, laboratori interattivi e visite speciali dedicate ad adulti e bambini.

Il momento clou dell’attività produttiva delle Saline Conti Vecchi – la raccolta del sale, che si svolge tra settembre e novembre – si festeggia anche quest’anno con un calendario di eventi volti a far conoscere questo luogo unico alle porte di Cagliari, caratterizzato da un’immensa area naturalistica e da un sito di archeologia industriale all’interno di un impianto tutt’ora produttivo.

Il ciclo del sale inizia a marzo, con il pompaggio delle acque dal mare nei bacini. A primavera inoltrata l’acqua viene convogliata verso le caselle salanti, dove, grazie al prezioso intervento del sole e del vento, le acque cominciano a evaporare. Nei mesi estivi l’acqua diventa sempre più salata e il sale si deposita lentamente a terra. Alla fine dell’estate si è accumulato uno strato di 15-30 cm di sale, pronto per essere raccolto, casella per casella.

Un processo quasi più agricolo che industriale: i salinieri, infatti, si definivano – e lo fanno tutt’ora – “contadini del mare”. Il lavoro delle saline, proprio come quello dei campi, segue il ritmo delle stagioni ed è soggetto ai cambiamenti del tempo.

 

Fino agli anni ’60 gran parte della raccolta era fatta a mano: più di mille operai stagionali cominciavano a zappare la crosta formatasi nelle caselle salanti per procedere poi alla “attellatura”, ovvero la formazione di piccole piramidi di sale raccolte da carriolanti e vagoncini in grandi cumuli, appena fuori dalla casella. Da lì il sale veniva portato a Porto San Pietro per raggiungere poi, dopo una prima lavorazione, il porto di Cagliari, dove veniva smerciato e commerciato.
Oggi la raccolta è automatizzata, ma sempre nel rispetto del processo tradizionale: finita l’attellatura, i cumuli delle caselle vengono caricati su autocarri, e il sale viene trasportato ai piazzali di raccolta dove i nastri trasportatori lo accumulano in due montagne bianche, le cosiddette aie: veri e propri magazzini a cielo aperto della salina.


Fino agli anni ’60 gran parte della raccolta era fatta a mano: più di mille operai stagionali cominciavano a zappare la crosta formatasi nelle caselle salanti per procedere poi alla “attellatura”, ovvero la formazione di piccole piramidi di sale raccolte da carriolanti e vagoncini in grandi cumuli, appena fuori dalla casella. Da lì il sale veniva portato a Porto San Pietro per raggiungere poi, dopo una prima lavorazione, il porto di Cagliari, dove veniva smerciato e commerciato.

Oggi la raccolta è automatizzata, ma sempre nel rispetto del processo tradizionale: finita l’attellatura, i cumuli delle caselle vengono caricati su autocarri, e il sale viene trasportato ai piazzali di raccolta dove i nastri trasportatori lo accumulano in due montagne bianche, le cosiddette aie: veri e propri magazzini a cielo aperto della salina.


CONTATTI



Per informazioni:
Tel 070247032
Mail faisaline@fondoambiente.it





Un'immensa area naturalistica e un sito di archeologia industriale all'interno di un impianto tuttora produttivo raccontano l'impresa del sale con allestimenti d'epoca, proiezioni immersive e percorsi tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica. Le Saline sono un bene della Conti Vecchi e valorizzato dal FAI.

Sui 2700 ettari dello stagno di Santa Gilla si estendono le saline più longeve della Sardegna: da quasi 90 anni, uomo e natura lavorano qui in perfetta sinergia grazie alla lungimirante impresa dell'Ing. Conti Vecchi che, alla fine degli anni '20, realizzò un ambizioso progetto per bonificare lo stagno impiantandovi una colossale salina e contribuendo così allo sviluppo economico e sociale di questa zona depressa ai margini della città. Ne nacque una realtà industriale florida, virtuosa e all'avanguardia: un impianto produttivo eco-sostenibile e autosufficiente intorno al quale orbitava una ‘comunità del sale' dotata di case, scuole e strutture ricreative per le famiglie di proprietari, dirigenti e operai che convivevano nel villaggio di Macchiareddu.

Oggi la salina è ancora in attività, vi immergerete percorrendo gli ambienti storici di Direzione, Uffici e Laboratorio chimico, ripristinati nell'aspetto originale, così com'erano negli anni ‘30. Un salto nel tempo che si accompagna a grandi ed evocative videoproiezioni nell'Officina e nell'ex-Falegnameria, dedicate alla storia e al funzionamento delle Saline e al loro paesaggio dove, infine, ci si addentra a bordo di un apposito convoglio lungo un itinerario che si snoda tra vasche salanti e candide montagne di sale, immersi in un inconsueto e memorabile scenario popolato da centinaia di fenicotteri rosa.


Vieni a fare un tuffo nel passato, visitando insieme a noi le rovine del Villaggio Macchiareddu. Il Villaggio ha ospitato a partire dagli anni '30 le circa 300 persone che lavoravano in salina, insieme alle loro famiglie. Dotato di tanti servizi e utilità, è stato anche un perfetto esempio di "bioedilizia" poichè costruito interamente con mattoni di terra cruda, il "ladiri".






Per informazioni e prenotazioni:

SALINE CONTI VECCHI

Email: faisaline@fondoambiente.it | Tel. 070 247032


FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO

Telefono: 02 4676151 | Telefono: 070 505606

Sito web: www.fondoambiente.it

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