Prenota Ora
it
logo-foot
macbettu

Macbettu al Teatro Massimo di Cagliari

Ritorna al Teatro Massimo di Cagliari lo spettacolo di grande successo di pubblico e critica: MacBettu, tratto da: Macbeth di William Shakespeare dal 22 al 30 giugno, ore 21.

di: Alessandro Serra

con: Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino, Leonardo Tomasi

traduzione in sardo e consulenza linguistica: Giovanni Carroni


collaborazione ai movimenti di scena: Chiara Michelini

regia, scene, luci, costumi: Alessandro Serra 


foto: Antonio Baldino



produzione: Sardegna Teatro e Teatropersona


con il sostegno di: Fondazione Pinuccio Sciola e Cedac Circuito Regionale Sardegna 

 

sala: M1

durata: 90'

tariffa: 12€ intero, 7€ ridotto (variabile con prezzo dinamico)

lingua: sardo con sovratitoli in italiano


Premi: Miglior Spettacolo UBU 2017 - Miglior Spettacolo ANCT 2017 (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) - Finalista al Premio Rete Critica 2017

Macbettu di Alessandro Serra s’incunea in un crocevia: da un lato le intuizioni geniali del Macbeth di Shakespeare, dall’altra l’ispirazione del regista di fronte al Carnevale barbaricino. Della vicenda scespiriana si recupera l’universalità e la pienezza di sentimenti, millimetricamente in bilico sul punto di deflagrare. Di fronte ai carnevali sardi una visione: uomini a viso aperto si radunano con uomini in maschere tetre e i loro passi cadenzano all’unisono il suono dei sonagli che portano addosso. «Quell’incedere di ritmo antico, un’incombente forza della natura che sta per abbattersi inesorabile, placida e al contempo inarrestabile: la foresta che avanza» – così Serra descrive la suggestiva ascendenza da cui è scaturito il suo lavoro di contaminazione.

Macbettu traduce – e volontariamente tradisce – il suo riferimento testuale, valica i confini della Scozia medievale per riprodurre un orizzonte ancestrale: la Sardegna come terreno di archetipi, orizzonte di pulsioni dionisiache. La riscrittura del testo operata dal regista, trasferita poi in limba sarda da Giovanni Carroni, guarda a una interpretazione sonora: gli attori sulla scena – uomini, come da tradizione elisabettiana – decantano una lingua che è pura sonorità, si allontanano dal giogo dei significati per magnificare il senso.


Scoprite qui la nostra proposta soggiorno per il 29 o il 30 giugno.


top