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a place for art 3 ghetto degli ebrei 17 sett-18 ott 2020 carta-casula-skan

A PLACE FOR ART

Le sale espositive di Via Santa Croce sono trasformate in un luogo che ospita l’arte quando gli artisti attraversano periodi di grande difficoltà, come sta ancora accadendo per la pandemia dovuta al COVID 19. Ma non solo: il Ghetto diventa anche luogo di produzione creativa, in cui avviene l’incontro tra il pubblico e gli artisti. Il progetto è curato dagli storici dell’arte Simona Campus e Efisio Carbone per Consorzio Camù.

A PLACE FOR ART, Studi d’artista al Ghetto

Dal 17 settembre al 18 ottobre, al centro comunale d’arte Il Ghetto 

Gli artisti Paolo Carta, Giulia Casula e SKAN mettono al centro delle loro opere il paesaggio naturale ed urbano senza dimenticare la figura umana. 

Paolo Carta è un artista, un docente e un operatore culturale, nato a Roma, ma dopo aver studiato all'Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, ora vive e lavora a Cagliari. Dal 2011 fa parte di Progetto Contemporaneo, associazione di promozione sociale per la ricerca nelle arti visive, co-founder di PAS_Progetto Atelier Sardegna, programma di residenze diffuse. Dal 2011 al 2013 ha seguito lo spazio indipendente MEME arte contemporanea di Cagliari.

La sua ricerca si concentra sul paesaggio e sul soggetto arboreo in ambienti naturali e urbani, secondo le azioni dell’osservare, comprendere e catalogare. Un’indagine volta a ricordarci, «attimo dopo attimo, che siamo ospiti di un panorama ben più ampio rispetto alla nostra ristretta e censurata “urbanità”». E che la natura sopravvive, malgrado l’uomo.

 

Giulia Casula è un’artista cagliaritana che si è formata tra Bologna, Marsiglia e Milano. Ha collaborato con il dipartimento di didattica dell'arte del Museo MAN di Nuoro. Dal 2016 agli inizi del 2020 ha dato vita, a Cagliari, insieme all'artista Veronica Paretta, allo spazio/atelier Mezzopiano.

La sua ricerca si concentra sul paesaggio, sul territorio, sulla storia intesa come memoria intima soggettiva e patrimonio sociale collettivo. Le sue opere sono investigazioni territoriali e concettuali, riflessioni sul tempo ricostruite in una forma estetica e poetica di critica sociale. Lavora con fotografia, archivi, disegno, suono e materiali recuperati, privilegiando un approccio intuitivo e dialettico.

 

SKAN ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, per poi decidere di tornare a Cagliari, dove è nato nel 1988, continuando però a viaggiare e dipingere in giro per l’Europa. È street artist, illustratore e pittore con un background fondato sui graffiti, ai quali si è avvicinato quando aveva appena dodici anni. Le tematiche che caratterizzano la sua ricerca scavano nella psiche, a partire dal fenomeno del falso ricordo. La figura umana, nelle sue opere, risulta scomposta su differenti piani prospettici, quasi cubisti, mentre i confini sfumati dei tratti somatici danno la misura di una memoria lontana, intima e inaccessibile.

 


 

Porte aperte al pubblico dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 con la possibilità di incontrare gli artisti e vederli all’opera tutti i giorni di apertura al pubblico dalle 18 alle 20.

L’ingresso alle mostre è consentito ad un massimo di 15 visitatori ogni ora e potrebbe essere necessario attendere all’esterno. È preferibile prenotare i biglietti chiamando lo 070 6670190 o scrivendo a ilghetto@consorziocamu.it



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