Réservez
fr
logo-foot
saline conti vecchi fauna
saline contivecchi (2) mod

Giornate FAI di Autunno

Torna il weekend dedicato alla bellezza. 

700 luoghi del nostro Paese inaccessibili o poco valorizzati da scoprire attraverso occhi nuovi e prospettive insolite.


Cagliari propone la visita alle Saline Conti Vecchi e un percorso guidato al nel laboratorio per la conservazione dei Beni culturali "Colle di Bonaria"


Programma

Saline Conti Vecchi

Sabato: 10:00 - 19:00 Domenica: 10:00 - 19:00

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell'orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: € 5,00

Grazie alla lungimirante impresa dell’Ing. Luigi Conti-Vecchi dal 1929 nella laguna di Santa Gilla uomo e natura lavorano in perfetta sinergia: mare, sole e vento, sotto il controllo sapiente dei salinieri, producono ogni anno montagne candide di sale nella salina più longeva della Sardegna, tuttora in attività. Grazie ad un progetto innovativo FAI e Syndial, società di Eni che fornisce servizi integrati nel campo del risanamento ambientale, un sito archeologico industriale torna agli anni Trenta del Novecento e si racconta attraverso allestimenti d’epoca, documenti storici e video proiezioni immersive: da qui comincia il viaggio alla scoperta delle Saline, dove l’industria dell’oro bianco convive con un’oasi naturale popolata da migliaia di fenicotteri rosa.


Visite a cura di:personale FAI, da fare in trenino.

Inside Heritage: un percorso inedito nel laboratorio per la conservazione dei Beni culturali "Colle di Bonaria"

 Sabato: 10:30 - 17:00

Note: ultimo ingresso 16.30

Domenica: 10:30 - 18:00

Note: ultimo ingresso ore 17.30

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell'orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: e 3,00

 Si propone un percorso inedito nel laboratorio di didattica e ricerca per la conservazione dei Beni culturali “Colle di Bonaria”, per cogliere la bellezza e la fragilità dei beni culturali attraverso gli occhi delle moderne tecnologie e avvicinare il visitatore a percorrere virtualmente lo “scenario operatorio” che viene approntato quando un’opera d’arte o un frammento di essa vengono ricoverati in laboratorio per essere indagati e analizzati a fini conservativi, con tecniche tra le più sofisticate. Proprio grazie alla dotazione strumentale del laboratorio è stato possibile indagare molti manufatti importanti per l’archeologia e l’arte regionale, come quelli provenienti dalle antiche città di Nora, Bithia e Tharros, i materiali del sacello Eneolitico di Monte d’Accoddi, le tombe dipinte delle necropoli di Tuvixeddu e di Bonaria, gli affreschi medievali più importanti in Sardegna e, infine, i dipinti del ‘500 attribuiti al Maestro di Castelsardo.

top