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'68 - Materiali per un Museo Progressivo

Al Palazzo di Città, sino al 4 novembre 2018 la mostra '68 - MATERIALI PER UN MUSEO PROGRESSIVO, un nuovo progetto dei Musei Civici di Cagliari, nell'ambito del festival CagliariPaesaggio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, realizzata in collaborazione con la Fondazione di Sardegna.

La mostra, a cura di Paola Mura e Ugo Ugo, fa rivivere oggi, a cinquant'anni di distanza, il paesaggio artistico e culturale della città, riproponendo al pubblico le innovative esperienze che, fra gli anni '60 e '70, resero possibile costituire a Cagliari una tra le più complete collezioni d'arte contemporanea in Italia. Si celebra così, a 50 anni dal “Maggio Francese”, un movimento che innovò profondamente la società e i cui effetti nel campo dell’arte, della cultura e nella politica, influenzarono profondamente l’ultima parte del Novecento.

La mostra espone oltre 50 opere fra pitture, grafica, sculture, installazioni, raccolte a partire dal 1968 dall’allora direttore dei Musei Civici Ugo Ugo, evidenziando il valore di sperimentazione e ricerca condotto in quegli anni dai Musei Civici.

L’esposizione arriva a completare la civica Collezione d’arte contemporanea allestita presso la Galleria Comunale nella sala Ugo Ugo, nell’estate 2017, avvio di un meticoloso progetto di ricerca e espositivo   della collezione Contemporanea nel suo complesso, esposta nelle diverse dei  Musei Civici. Il progetto ha coinvolto i protagonisti della vicenda legata alla raccolta della collezione, in primis  lo stesso Ugo Ugo, che oggi  affianca nella curatela e con lo stesso entusiasmo di un tempo, l’attuale direttrice l’arch. Paola Mura.

Ma nondimeno importane è stato il contributo di tutti coloro, artisti, storici dell'arte, curatori, che dal 1968 ad oggi, hanno tenuto vivo l'interessati per questo importante periodo di ricerca  artistica.

La collezione venne raccolta con l'obiettivo di creare un ponte tra la Sardegna e le esperienze   più avanzate di quegli anni: Paolini, Uncini, Agnetti, Adami, Castellani, Giò Pomodoro, Gilardi, Griffa, Bonalumi, Nespolo, per citarne alcuni, selezionati dall'allora direttore e da un team di critici tra i più noti della scena artistica italiana dell'epoca.

Nelle sale del Palazzo di Città, gli allestimenti presentano un allestimento delle sale ispirato a quella proposto  da Ugo alla Galleria Comunale nel 1975, all'inaugurazione dell'allora mostra “Materiali per un centro pubblico d'arte contemporanea”.  Le sale sono allestite per mantenere l'immediatezza e il sorprendente impatto sul visitatore allora proposte,  accompagnate da un apparato didascalico “la fascia didattica” che, senza intrusioni visive con le opere, offre una lettura didascalica “doppia”: quelle del momento di raccolta della collezione e l'attuale.

Per permettere al visitatore di immergersi nello spirito dei movimenti collettivi del '68 che integravano arte e politica ,  la mostra è arricchita da documenti che testimoniano il processo di costituzione della collezione, testimoniato nei carteggi intercorsi tra il direttore e gli artisti nel momento dell'acquisizione delle opere, da cui si evince l'adesione entusiastica al progetto rivoluzionario.


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